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Sapevate che il teatro Brancaccio in passato si chiamava Teatro Morgana?

La trattoria che sorge in via Mecenate, a pochi passi da via Merulana, ne porta ancora il nome. E’ una locanda storica.

Nata nel 1933 come bottiglieria, il Sor Antonio la trasforma in trattoria nel 1959 e sin da subito si caratterizza per la sua semplicità. Si tratta di un posto molto tranquillo. forse anche troppo, che però merita qualche attenzione. Nonostante la cucina sia quella tradizionale, il menu è molto ricco e presenta alcuni spunti interessanti, ad esempio le lumache alla romana e le fettuccine “allo stennarello” (cioè tirate col mattarello) al cinghiale o allo zenzero. Il locale è piuttosto piccolo ma non è affollato, anche se potrebbe rivelarsi complicato trovare posto in concomitanza con gli spettacoli del Brancaccio. Per prudenza è sempre meglio prenotare. Il rapporto qualità/prezzo è ottimo e quando è stagione si trovano anche le croccanti puntarelle.

Celestino Campioni

LUMACHE? VELOCI A SCOMPARIRE

La vera e propria chicca della Trattoria Morgana è costituita senza dubbio dalle lumache alla romana. E’ una delle pochissime trattorie ad inserire nel prorpio menu questa antichissima specialità gastronomica.

La Trattoria Morgana si rifornisce da un allevatore di Palombara Sabina ed è possibile mangiare le lumache tutto l’anno. La ricetta è quella tradizionale: lumache, aglio, olio, pomodoro, mentuccia, finocchio e peperoncino. Davvero buone, non fatevele scappare!

 

Guida ai ristoranti di Roma selezionati dal Carbonara Club

A due passi dal famoso Teatro Brancaccio, ecco un’altro locale importante, questa volta per la cultura gastronomica.

Aperto negli anni ’30 come bottiglieria, e diventato trattoria alla vigilia degli anni ’60, questo è un locale dove si celebra il rito della tradizione italiana, con forte accento locale.

Ad iniziare dall’antipasto, per finire ai dolci, si passa attraverso tantissime praparazioni, con alcune zuppe, pappardelle e fettuccine in vario modo, ravioli, tortellini, gnocchi, e poi rigatoni con la pajata, tagliolini alla gricia e alla checca, bucatini all’amatriciana, spaghetti cacio e pepe e alla carbonara (molto buoni).

Per secondo, carne e pesce nelle preparazioni nazionali classiche, e poi qualche incursione nella città, con trippa, coratella, bollito alla Picchiapò, pollo con peperoni, addirittura le (quasi ovunque scomparse) lumache alla romana…

Il tutto, con una scelta di vini (fra i quali molti laziali più o meno noti) ampia per il tipo di locale, e a prezzi certamente onesti. Servizio un pò sbrigativo, ma corretto.

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Elicicoltura Lumache a Roma

Lumache a Roma

Straordinarie lumache in salsa scoperte in una trattoria del centro storico di Roma.

Per caso camminando in una traversa di via Merulana, ho visto una vetrofania che l’A.N.E. consegna a tutti gli allevatori italiani che ne fanno richiesta.

Non essendo ora di cena, sono ritornato più tardi nel locale e con grande piacere ho notato nel menu, ben evidenziato quale specialità, le “lumache alla romana”.

Nessun dubbio a scegliere il piato: una meraviglia di Helix Aspersa Muller in salsa leggera di pomodoro, verdura e pan grattato. Cottura perfetta, tutti i migliori sapori e un gran divertimento a sgusciare l’abbondante e ricca portata, risultata poi estremamente leggera alla digestione.

Il tutto accompagnato da un vino bianco in boccia, alla maniera antica, ma sempre di grande effetto e romanticismo.

Alla fine il conto estremamente leggero: il piatto di lumache soltanto 10,00 euro, nonostante l’ambiente piacevole, un buon servizio e un0atmosfera interessante.

Un locale da non perdere!

G.A.

 

bahia de Banderas News

A World of Bon (and Non) Meals

BEST ITALIAN MEAL (Italy division): Zette carbonara, Trattoria Morgana, Roma. Get off the big piazzas and explore their streets.

This little place near the Basilica di santa Maria Maggiore in the gritty Esquilino neighborhood has fantastic Roman fare.

This zette (picture rigatoni cut in half) with fresh bacon bits and light egg sauce tasted an Italian grandmother made it, which she probably did.

Via Mecenate 19/21 P: 39-06-48-73-122.

 

 

Guida Ristoranti di Roma de La Repubblica

 

Tra la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Teatro Brancaccio e le atmosfere multietniche dell’Esquilino un buon indirizzo di certezze romanesche specializzato tutto  l’anno nei piatti a base di lumache (cosa rara a Roma) a quattro passi dal Tempio di Mecenate e dal tempio dell’arte del pane, lo storico forno di Panella. In un ambiente accogliente e familiare da vera trattoria il bravo Daniele Bonfrisco, figlio d’arte (suo padre ha da anni il ristorante “La Suburra” in via Urbana) con la moglie Ozlem propongono menu di soddisfazione conditi di gentilezza e semplicità. Si comincia con carpaccio di tonno affumicato, impepata di cozze, verdure al gratin poi i primi fatti in casa tra cui pasta e fagioli con frutti di mare, vermicelli al nero di seppia, lasagne bianche con porcini e asparagi (la domenica), gnocchi allo zenzero (il giovedì), pappardelle ai fiori d’inverno con broccolo romanesco e guanciale o al ragù di cinghiale, ma non deludono gricia, amatriciana, carbonara e ottima la zuppa Morgana con fagioli, ceci, lenticchie, fave, broccolo e dadini di pane bruscato. Inoltre ricordiamo l’offerta costante ( e soprattutto a San Giovanni) di lumache alla romana con pomodoro, mentuccia, aglio, e peperoncino, davvero ben servite, le proposte di mare come spada e tonno sempre freschi oppure i classici cinghiale alla cacciatora, trippa, coratella, pollo con i peperoni, bollito alla picchiapò, filetto al lardo di Colonnata e verdure di stagione.Il venerdì, baccalà di Morgana in umido. Tra i dolci di casa, crostate, zuppa inglese, torta della nonna e i famosi tozzetti di Ozlem. Lode alla cantina sempre più specializzata del “Vigneto Lazio”

Roma in tavola – La Repubblica del 15/01/2005

TRATTORIA MORGANA

Indirizzo da segnalare per sfamarsi dopo uno spettacolo al Brancaccio (NDR: non rimaniamo più aperti dopo teatro) o per pura gola.

A dirigere questa “dispensa” domestica Daniele Bonfrisco (figlio d’arte, il papà ha la “Suburra” in via Urbana) aiutato dalla giovane moglie Ozlem (in cucina). Paste fatte in casa tra cui vanno provate pappardelle ai fiorni d’inverno (con broccolo romanesco e guanciale) o al ragù di cinghiale, gricia, pasta e fagioli classica o ai frutti di mare, l’ottima zuppa Morgana con fagioli, ceci, lenticchie, fave, broccolo e dadini di pane bruscato.

Da segnalare poi l’offerta tutto l’anno di lumache alla romana (con pomodoro, peperoncino, aglio, menta) inoltre cinghiale alla cacciatora, trippa, coratella, picchiapò, filetto al lardo di colonnatacon contorni di stagione. da non perdere il baccalà di Morgana in umido (venerdì).

Torte della casa, ricette al cucchiaio, tozzetti di Ozlem.

Valida cantina dei vini che punta all’orgoglio laziale. 23 euro. via Mecenate 19, 06.4873122. Fino alle 23. Dopoteatro su prenotazione. (NDR: non più).

Corriere della Sera – A Tavola del 31/05/2003

Trattoria Morgana, classico con variazioni.

Una valida trattoria fra Colle Oppio e l’Esquilino.

Su prenotazione aperta per il dopo teatro (è a due passi dal Brancaccio).    NDR: NON APRIAMO PIU’ DOPO TEATRO.

Ambiente Ristica saletta ristrutturata di fresco (archi e mattoncini) e qualche tavolino sul marciapiede. Servizio informale e gentile.

Cucina Specialità della casa sono le fettuccine allo << stennerello >> con diversi condimenti: al sugo, ai porcini, cremolati o allo zenzero e parmigiano. Non mancano i classici romaneschi (grici, carbonara) con variazione sul tema: l’amatriciana <<light>>, con pomodoro fresco e misto di pecorino e parmigiano. I secondi: trippa alla romana, abbacchio, involtini al sugo e bistecche di manzo.

Scelta di mare con sautè di cozze, spaghetti alle vongole, pesce fresco secondo mervato. Dolci fatti in casa, con tiramisù, panna cotta e torta della nonna.

Cantina Piccola selezione di vini nazionali.

Prezzo Sui 25 euro, senza vini. (Domenico Nucera)